Fiducia di sè: quando è sostanziale?
La fiducia in se stessi “sostanziale” è molto diversa sia dall’esibizione di modalità e atteggiamenti spavaldi, sia dalla convinzione nella propria superiorità ed “elezione” rispetto agli altri.
La fiducia in se stessi “sostanziale” è molto diversa sia dall’esibizione di modalità e atteggiamenti spavaldi, sia dalla convinzione nella propria superiorità ed “elezione” rispetto agli altri.
La ragione a rigore non si pone “contro” le emozioni. Si crede falsamente che la persona razionale diffidi di ogni manifestazione emotiva, propria o altrui, bloccandola sul nascere o incapsulandola in un angolo remoto del proprio essere.
I giovanissimi oramai, quando non si vedono di persona, comunicano fra di loro solo ed esclusivamente tramite app di messaggistica istantanea o canali social (whatsapp, instagram ecc...).
La paura è il sentimento paralizzante per eccellenza. Essa si differenza sia dall’ansia che dall’angoscia, che pure le sono affini, nella misura in cui si lega espressamente a un oggetto specifico (mentre si può essere angosciati anche senza un motivo tangibile e concreto).
Liberarsi dalla compiacenza è una delle conquiste più produttive a cui può portare un percorso psicoterapeutico.