Femminilità e sessualità
Gli atteggiamenti femminili nei confronti della sessualità sono molto cambiati negli ultimi decenni.
Gli atteggiamenti femminili nei confronti della sessualità sono molto cambiati negli ultimi decenni.
I primi tempi di un percorso psicoterapeutico sono spesso caratterizzati dall’intensificazione del dolore associato ad alcune ferite del passato.
Esistono relazioni sentimentali che nel complesso si configurano come dei veri e propri traumi, ovvero come degli eventi in grado di far vacillare, compromettere o addirittura far crollare l’equilibrio emotivo personale.
L’ascolto non coincide con l’assenza di parola, non basta che il terapeuta taccia perché si produca l’effetto dell’ascolto. L’ascolto non è nemmeno l’attenzione minuziosa nei confronti di tutto ciò che viene detto.
“Azione” è una parola molto apprezzata e carica di valenze positive nel contesto culturale in cui viviamo.
Se la mancanza di lavoro costituisce un problema, nella misura in cui priva della possibilità di un’esistenza dignitosa e attiva, un impiego non pienamente in linea con la propria personalità rischia di risultare altrettanto mortificante.
L’emancipazione dalle figure genitoriali non è un processo scontato, che coincide unicamente con l’uscita di casa, l’indipendenza economica, la convivenza con un partner o la nascita dei figli.
L’adolescenza, pur nella sua forma più burrascosa e difficile, rappresenta un momento della vita in cui accanto al disagio a volte intensissimo permane un’energia a tratti travolgente.
“Tre caratteri” di Cristopher Bollas si apre con una raccolta di riflessioni sul carattere narcisista (a cui seguono altre sulla patologia borderline e maniaco depressiva).
L’attaccamento al passato e il timore del futuro sono due fattori strettamente legati, che limitano in maniera importante le potenzialità espressive ed il livello di soddisfazione interiore delle persone.
Perché una psicoterapia funzioni bisogna che il terapeuta sia “realmente” e genuinamente un alleato del suo paziente.
I pazienti che patiscono di nevrosi ossessiva generalmente chiedono aiuto solo quando parte del controllo che esercitano in maniera ferrea nelle loro vite ad un certo punto salta o viene pesantemente minacciato da qualcosa, da un evento, da un incontro.
Nella contemporaneità ci si lamenta sempre più della così detta iperattività infantile, dell’impermeabilità dei bambini nei confronti dei no dei genitori, della generale intolleranza delle regole e della disciplina che caratterizza la condotta di molti piccoli.
Nell’epoca contemporanea la pratica di un’attività sportiva viene riduttivamente considerata come un mezzo per mantenersi in forma, aumentare il buon umore, promuovere l’azione, favorire una corretta igiene dei ritmi sonno veglia e scaricare stress e tensioni.
Il dilagante materialismo tipico dei nostri giorni esalta la giovinezza come il periodo in assoluto più desiderabile dell’esistenza umana.
Ogni guarigione dell’anima avviene in solitudine. Ogni scatto verso la vita, ogni ripresa di fiducia e positività, ogni manifestazione di forza e coraggio di fronte alle avversità sono indissolubilmente legate ad una “decisione” maturata nel profondo della psiche individuale.
Si possono etichettare erroneamente come “impulsive” scelte drastiche e in controtendenza rispetto alle aspettative sociali così come si possono scambiare per “consapevoli” atti conformi ai non valori dei tempi attuali, che in realtà però sottendono solamente una sorta di “riflesso”, un tentativo di sfuggire all’angoscia legata ad una particolare condizione.
Anche semplicemente aprendo un vocabolario possiamo prendere atto del lato bifronte dell’orgoglio: da un lato fierezza, senso della propria dignità personale, dall’altro sentimento eccessivo di sé, che isola e altera i rapporti col simile.
Il rifiuto da parte del proprio simile è lo spettro che molti si trovano a temere più o meno coscientemente.
Un interrogativo angoscioso che muove molte domande di aiuto nella contemporaneità ruota attorno alla questione della perdita o dell’assenza tout court della così detta “forza interiore”, da intendersi non riduttivamente nell’accezione di mera forza di volontà ma più ampiamente in quella di robusta energia vitale.
Male oscuro, Aiuto psicoterapeutico , Affrontare il senso di vuoto, Guarire dai sintomi, Oscillazioni del tono dell'umore
Bravi bambini, ubbidienti, studiosi, a proprio agio con gli adulti e in difficoltà con i pari. E non solo durante l’infanzia.
Nella società contemporanea il possesso del denaro, a cui segue quello della gioventù, viene propagandato dai mass media come il valore assoluto a cui dedicare la propria vita.
“Si deve essere leggeri come l’uccello che vola, e non come la piuma”.
Il delirio in cui possono transitoriamente scivolare i nevrotici isterici va distinto da quello tipico delle affezioni psicotiche.