Dolore d’abbandono: subito o ricercato?
L’esperienza dell’abbandono, anche quando vissuta da adulti, si accompagna sempre ad una quota di dolore.
L’esperienza dell’abbandono, anche quando vissuta da adulti, si accompagna sempre ad una quota di dolore.
Nel capitolo “La fondazione del piccolo gruppo anoressico-bulimico: identificazione, pulsione e angoscia” tratto da “L’omogeneo e il suo rovescio” Massimo Recalcati ci spiega con la consueta chiarezza il legame tra fondazione di un gruppo e sua efficacia terapeutica.
È risaputo come in analisi il paziente parli mentre l’analista per lo più taccia. Il tacere dell’analista non va però inteso semplicisticamente come una pura conseguenza del suo essere impegnato nell’attività di ascolto.
Il cosiddetto “dating online”, versione ipermoderna del mitico “appuntamento al buio”, sta prendendo sempre più piede soprattutto nelle grandi città, dove incontrarsi paradossalmente è reso più difficile dalla fretta e dall’efficienza che inchiodano su binari spesso eternamente paralleli.
Chi pratica la psicoanalisi conosce bene la differenza fra un lavoro mentale al fondo abbastanza fine a stesso, che ricostruisce su un piano meramente razionale i perché e le dinamiche sottese a certi comportamenti ripetitivi, e un atteggiamento psichico diverso, più evoluto, non strettamente mentale ma potremmo dire etico.