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La depressione giovanile

Esiste una peculiarità della depressione che affigge il giovane adulto? La sofferenza depressiva fra i venti e i trent'anni sottende cioè un denominatore comune, al di là della particolarità delle vicissitudini singolari?
Un punto ricorrente nelle storie dei giovani che inciampano in una depressione sembra essere la difficoltà di realizzazione personale. In primo piano appare la sensazione di essere come sospesi in un limbo, senza una collocazione definita nel mondo, un posto certo da occupare, una vocazione da seguire.

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La non accettazione del limite

Che significa rifiutare i propri e altrui limiti? Da dove origina tale attitudine? E quali ricadute ha sulla vita?

Un po' tutti gli esseri umani tendono a non voler accettare la propria castrazione, ovvero la limitatezza del proprio essere e delle sue possibilità espressive e d'azione. Anche i bravissimi, i più talentuosi hanno un punto debole, una macchia cieca che offusca in parte la loro lucidità. È un dato di struttura: la perfezione assoluta non è propria dell'umano, che è tale perché è diviso, lacerato, incompleto.

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Ripartire dopo scelte sbagliate

Come riprendere in mano la propria vita a seguito delle conseguenze nefaste di scelte sbagliate? Come non soccombere alla tentazione di rifugiarsi nel diniego della realtà o nella disperazione? Come non sommare altri errori a quelli già fatti? In altre parole: come arrestare l' "effetto domino" di negatività spesso innescato da un atto impulsivo?

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L'uomo che sa amare

Amare una donna, una sola, profondamente, può non essere semplice e immediato per un uomo. Questi può vivere un intenso sentimento di attrazione verso la compagna, può sperimentare delle emozioni intensissime al suo fianco e tuttavia non riuscire ad amarla.

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La metafora delle due porte in analisi

La psicoanalista francese Colette Soler proponeva una metafora suggestiva per indicare i due tempi che scandiscono un vero lavoro analitico, facendoli corrispondere con l'attraversamento di due porte. La prima soglia da oltrepassare è quella della stanza dello psicoanalista: si deve pur bussare, domandare, compiere un primo passo.

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