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L’atto della scelta

Scegliere non coincide semplicemente con il pensare. Non consegue direttamente da una catena di pensieri o dalle conclusioni di un ragionamento. Comporta un salto, una discontinuità rispetto al piano della pura elaborazione mentale. E’ un momento a sé stante. Implica un atto.

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Il valore della psicoanalisi

E'difficile riassumere in poche righe la molteplicità delle motivazioni per cui una psicoanalisi ha effetti terapeutici. Mi piacerebbe circoscrivere questa riflessione al tema della “castrazione” che, sulla base della mia esperienza e sensibilità, ha un valore centrale per intendere il senso dell’efficacia di una psicoanalisi.

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Lettera al padre di Franz Kafka: il lavoro e l’amore

All’interno di questo testo Kafka ripercorre le sue difficoltà negli ambiti del lavoro e dell’amore. Ricordiamo come Freud considerasse le capacità di lavorare e di amare come i principali banchi di prova del benessere psichico di una persona. Lavorare e amare con passione ed equilibrio rivelano il grado di felicità di un uomo.

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Lettera al padre di Franz Kafka: il forte e il debole

In questo testo lo scrittore Franz Kafka si rivolge direttamente al padre, rievocando episodi, pensieri e sentimenti dell’infanzia e della giovinezza. Lo scritto appare un accorato tentativo di svelarsi, farsi finalmente riconoscere dal vecchio e giudicante padre, attraverso una lucida esposizione delle ragioni che lo hanno portato a sviluppare il suo carattere introverso e timoroso.

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La depressione: superarla o restarne intrappolati

In alcuni momenti della vita può capitare a tutti di trovarsi in balia di altre persone o di eventi esterni. Così come può accadere di sperimentare la delusione, il tradimento, l’abbandono, la perdita. In queste situazioni possiamo andare incotro a vissuti di depressione, di impotenza e solitudine.

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I vari volti della solitudine

La solitudine è uno stato a cui non si associa invariabilmente un unico modo di sentire. Esistono infatti vari tipi di solitudine, accompagnati da vissuti anche molto diversi, addirittura diametralmente contrapposti.

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Isteria: tra discorso comune e psicoanalisi

Molto spesso, come psicologo che lavora a Milano, mi capita di sentire frasi come “ha fatto una scenata isterica”, “calmati, smettila di fare l’isterico”, “era fuori di sé come un’isterica” ecc…Il termine isteria è dunque usato nel linguaggio comune per nominare quei comportamenti in cui il soggetto, senza essere folle, è dominato da una transitoria emotività, che lo conduce fino a scoppi d’ira o a crisi angosciose.

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La malattia

Esistono certamente malattie transitorie, come vengono se ne vanno con le cure adatte. Poi ci sono quelle invalidanti, che lasciano cioè segni indelebili sul corpo e che vanno a rendere difficoltose anche semplici attività quotidiane. A volte queste ultime possono avere come esito finale la morte. A volte no, non mettono a rischio la vita ma provocano deficit permanenti.

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Il lutto

Quando subiamo una perdita di solito attraversiamo un periodo in cui siamo tristi, svogliati, chiusi in noi stessi e non a nostro agio con gli altri. Può capitare di sentirsi ansiosi, posseduti dall’attesa di un pericolo imminente.

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Il trauma

Spesso il malessere che ci assale può essere riconducibile ad un trauma che abbiamo subito nel nostro passato. Ma cosa si intende per trauma? In un certo senso l’esistenza stessa è traumatica. Perché confronta tutti, prima o poi, con il sentimento di impotenza.

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L'insuccesso

Incorrere in un insuccesso, amoroso o lavorativo, è un evento diventato destabilizzante per l’uomo di oggi. In effetti fin da bambino avevano stabilito per lui vari traguardi da raggiungere. Nella scuola, nello sport, nelle relazioni.

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