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Quando la spinta alla performance blocca

A molti può capitare nel corso della vita di bloccarsi davanti ad un compito che comporta la presa di parola in presenza dello sguardo di altri esseri umani. Un esame, un discorso pubblico, una riunione mettono alla prova la capacità di sostenere lucidamente il nostro pensiero nel qui ed ora dell'incontro con una pluralità di punti di vista, senza possibilità di cancellature, rettifiche o ripensamenti.

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Cambiare prospettiva

Un lavoro psicoterapeutico, se portato a fondo, scolla chi lo intraprende dagli schemi con cui è solito leggere e reagire agli eventi. Spinge cioè a mettersi in discussione, a vedere parti di sè che generalmente restano in ombra e che a ben vedere sono proprio la radice della sofferenza e degli scacchi che vengono patiti nella vita. Spesso però, quando si inizia un percorso, lo si fa sulla scia della sofferenza. E quest'ultima in un certo senso acceca rispetto alle proprie responsabilità.

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Fronteggiare la malattia

La malattia, la lesione, il deteriorarsi di un organo, una parte del corpo per gli esseri umani non sono soltanto fenomeni che investono la sfera somatica. Essi hanno un impatto enorme soprattutto sulla psiche di chi ne viene colpito.

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Il culto moderno dell'apparire

Apparire è senz'altro uno dei principali diktat moderni. L'uomo contemporaneo è cioè pesantemente incalzato, fin dai banchi di scuola, ad esibire agli occhi del suo contesto sociale di appartenenza un'immagine di forza e di successo.

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L'incontro con lo straniero

Davanti al progressivo aumento nelle nostre città di soggetti provenienti da altri paesi assistiamo ad un parallelo incremento del sentimento dell’angoscia nei cittadini. Perché ci angosciamo? Siamo i soli a sentirci disorientati dal contatto con il diverso o accade anche allo straniero stesso di sentirsi insicuro e diffidente?

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Il bullismo visto dalla compagnia teatrale Quelli di Grock. Osservazioni sullo Spettacolo “Io me ne frego”.

Biglia e Rospo sono due ragazzini molto diversi. L’uno studioso, un po’ timido, ancora acerbo nel corpo. L’altro allergico alla scuola, chiacchierone, fisicamente prestante. Stanno bene insieme, sono amici. Tra loro c’è uno scambio spontaneo e vivace, al di là delle differenze caratteriali. La presa di giro, quando c’è, è lieve, non punta a distruggere ma esprime l’attrazione di fondo per la particolarità dell’altro.

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