Ansietà, insoddisfazione e fretta esagerata. Quando il rapporto col tempo si guasta
L’arte più difficile ma indubbiamente salvifica per l’equilibrio interiore consiste nel vivere il presente senza il pensiero continuo del domani.
L’arte più difficile ma indubbiamente salvifica per l’equilibrio interiore consiste nel vivere il presente senza il pensiero continuo del domani.
In genere un robusto equilibrio interiore non si basa né su un approccio passivo all’esistenza né al rovescio su un eccesso di presa e di controllo sugli eventi.
Ha una poesia particolare la città in piena estate.
Sono innegabili gli impatti dell’avvento di internet nella vita di ciascuno di noi. Dai quarant’anni in su ce ne rendiamo ben conto, noi della mezza età almeno i primi vent’anni della vita li abbiamo trascorsi nella più completa disconnessione (proprio perché non esisteva nulla a cui connettersi).
Lamentarsi è un ottimo modo per non confrontarsi davvero con se stessi.
Sembra scontato, ma non lo è. Alla base di ogni guarigione che si possa dire tale esiste sempre un fortissimo desiderio di guarire, mai astratto ma concreto e reale.
La forza del carattere viene generalmente associata alla capacità di andare avanti nonostante le difficoltà, al saper insistere, al voler trovare strategie per aggirare gli ostacoli, al non demordere di fronte alla possibilità di realizzare un obiettivo importante sopportando fatica e frustrazione.
Sguardo sfuggente, sorriso (se proprio si deve fare) appena abbozzato, spalle ricurve, andatura incerta, tic nervosi, inappetenza.
La figura di Peter Pan (un personaggio letterario, ibrido fra uccello e bambino), viene comunemente evocata per indicare l’immaturità emotiva tipica di alcuni soggetti, appartenenti soprattutto al sesso maschile.
ll campo della psicologia criminale ha sempre affascinato il grande pubblico. Romanzi, film, articoli vari ispirati a grandi delitti ce ne sono sempre stati. Raramente però veniva data la parola direttamente all’assassino, come invece sta accadendo ultimamente.
Molti malesseri psicologici oggigiorno si connettono ad una scarsa coscienza di sé stessi e delle dinamiche elementari che regolano la vita, dando luogo frequentemente a circoli viziosi di erranza e sbandamenti.
In questi giorni di grande chiusura, in cui in molti si trovano in difficoltà perché a tu per tu con un grande vuoto di parole, un antidoto veramente potente è costituito dalla lettura.
Per affrontare la recrudescenza della pandemia e delle limitazioni che stanno impattando pesantemente sulle nostre vite, per ritrovare un po’ di serenità pur nel disagio e nelle preoccupazioni, è necessario rendersi conto di alcune dinamiche psicologiche tossiche in cui ci andiamo inavvertitamente ad avviluppare (traendone anche delle soddisfazioni malate).
La lucidità nell’inquadrare correttamente persone e situazioni può essere offuscata da una serie di fattori che fanno interferenza con una lettura equilibrata delle cose.
In questi tempi di incertezza e angoscia sul piano sociale si assiste ad un incremento di sentimenti depressivi: le persone vedono svanire orizzonti ed opportunità, si sentono impedite, rinchiuse, costrette ad affrontare rinunce e sacrifici supplementari.
Oggigiorno tra i giovani (ma anche tra molti adulti) sembra che il sentimento dell’amore non possa più sganciarsi dall’influsso del mondo dei social, con i quali le persone si cercano, si inquadrano e si studiano.
La prima metà di agosto è alle spalle; il mese di settembre, come ogni anno, non sembra più così lontano.
Il dolore fisico, entro una certa soglia, ha l’effetto di intensificare anziché di diminuire la lucidità mentale degli esseri umani.
Dolcezza e animo mite vengono spesso considerate doti negative nella società competitiva in cui viviamo (anche se in questa crisi attuale e generalizzata cominciamo ad avvertire timidi segnali della possibilità che qualcosa possa muoversi in una direzione nuova, una sorta di rinascimento dopo anni oscuri di falsi miti ormai giunti al capolinea).
La rabbia, contenuta entro certi limiti e incanalata, diretta verso la realizzazione di qualcosa, può essere un buon alleato per la salute psichica.
I social network sono nati, almeno apparentemente, con uno scopo virtuoso: mettere in connessione sconosciuti che altrimenti non avrebbero nessun’altra opportunità di conoscersi, permettendo scambi di informazioni ed idee in tempo reale.
Il termine rispetto viene dal latino e significa letteralmente “guardare indietro”. Il verbo “respicere” sembra alludere a qualcosa di più profondo di una semplice osservanza di una regola.
La psicoterapia da remoto può riprodurre fedelmente quella vis a vis, sia nella dinamica che negli effetti.
Generalmente conosciamo due tipi di paura, quella “istintiva”, innescata direttamente dall’elemento minaccioso, e quella più “fredda”, dettata dall’esercizio della ragione.