Perché lo spot della pesca lascia perplessi
Per pubblicizzare i suoi servizi e prodotti un supermercato realizza un cortometraggio che ha per protagonista la dolorosa esperienza emotiva di una bambina alle prese con la separazione dei genitori.
Per pubblicizzare i suoi servizi e prodotti un supermercato realizza un cortometraggio che ha per protagonista la dolorosa esperienza emotiva di una bambina alle prese con la separazione dei genitori.
L’importanza delle vacanze è lapalissiana: il riposo, l’avventura, la libertà dai doveri o il semplice tempo tutto per sè favoriscono la rigenerazione psicofisica, una sorta di “reset”, di annullamento di preoccupazioni e di tensioni disturbanti.
Il mito contemporaneo dell’immagine e della giovinezza a tutti i costi induce al consumo e influenza un po' tutti, soprattutto le personalità fragili.
Purtroppo viviamo in una società in cui la manipolazione a livello interpersonale è un atteggiamento diffusissimo, così pervasivo da passare inavvertito alle coscienze meno attente.
Il Natale, come si sa, nel modo di vivere occidentale ha perso qualsiasi connotazione spirituale. Ormai si può considerare a tutti gli effetti una festa “pagana”, in cui vengono adorati degli idoli più che onorato il mistero.
Se la mancanza di lavoro costituisce un problema, nella misura in cui priva della possibilità di un’esistenza dignitosa e attiva, un impiego non pienamente in linea con la propria personalità rischia di risultare altrettanto mortificante.
È esperienza comune purtroppo imbattersi in insegnanti che non solo non amano particolarmente il proprio lavoro, ma che lo fanno anche di malavoglia, con svogliatezza e senso di frustrazione.
In genere si pensa che le persone si dividano fra impulsive e riflessive, le prime predisposte a decisioni “di pancia”, rapide e magari rischiose, le seconde inclini all’analisi e dunque soggette alla procrastinazione.
In questi anni di pandemia stiamo assistendo ad un’esacerbazione di molti disagi psicologici. Lo spettro della malattia, la precarietà lavorativa, la tenuta traballante del sistema sanitario e sociale, la chiusura fra le quattro mura, la solitudine, l’aspettativa di un pieno ritorno alla normalità ciclicamente frustrata concorrono al mantenimento di stati depressivi e ansiosi (senza parlare delle ben note reazioni maniacali di negazione della realtà).
Il termine “gaslighting” sta entrando nel lessico comune, spesso le stesse persone in terapia lo utilizzano spontaneamente per descrivere dinamiche manipolatorie tossiche a cui si rendono conto di essere esposte nella loro vita affettiva.
L’arte più difficile ma indubbiamente salvifica per l’equilibrio interiore consiste nel vivere il presente senza il pensiero continuo del domani.
In genere un robusto equilibrio interiore non si basa né su un approccio passivo all’esistenza né al rovescio su un eccesso di presa e di controllo sugli eventi.
Ha una poesia particolare la città in piena estate.
Sono innegabili gli impatti dell’avvento di internet nella vita di ciascuno di noi. Dai quarant’anni in su ce ne rendiamo ben conto, noi della mezza età almeno i primi vent’anni della vita li abbiamo trascorsi nella più completa disconnessione (proprio perché non esisteva nulla a cui connettersi).
Lamentarsi è un ottimo modo per non confrontarsi davvero con se stessi.
Sembra scontato, ma non lo è. Alla base di ogni guarigione che si possa dire tale esiste sempre un fortissimo desiderio di guarire, mai astratto ma concreto e reale.
La forza del carattere viene generalmente associata alla capacità di andare avanti nonostante le difficoltà, al saper insistere, al voler trovare strategie per aggirare gli ostacoli, al non demordere di fronte alla possibilità di realizzare un obiettivo importante sopportando fatica e frustrazione.
Sguardo sfuggente, sorriso (se proprio si deve fare) appena abbozzato, spalle ricurve, andatura incerta, tic nervosi, inappetenza.
La figura di Peter Pan (un personaggio letterario, ibrido fra uccello e bambino), viene comunemente evocata per indicare l’immaturità emotiva tipica di alcuni soggetti, appartenenti soprattutto al sesso maschile.
ll campo della psicologia criminale ha sempre affascinato il grande pubblico. Romanzi, film, articoli vari ispirati a grandi delitti ce ne sono sempre stati. Raramente però veniva data la parola direttamente all’assassino, come invece sta accadendo ultimamente.
Molti malesseri psicologici oggigiorno si connettono ad una scarsa coscienza di sé stessi e delle dinamiche elementari che regolano la vita, dando luogo frequentemente a circoli viziosi di erranza e sbandamenti.
In questi giorni di grande chiusura, in cui in molti si trovano in difficoltà perché a tu per tu con un grande vuoto di parole, un antidoto veramente potente è costituito dalla lettura.
Per affrontare la recrudescenza della pandemia e delle limitazioni che stanno impattando pesantemente sulle nostre vite, per ritrovare un po’ di serenità pur nel disagio e nelle preoccupazioni, è necessario rendersi conto di alcune dinamiche psicologiche tossiche in cui ci andiamo inavvertitamente ad avviluppare (traendone anche delle soddisfazioni malate).
La lucidità nell’inquadrare correttamente persone e situazioni può essere offuscata da una serie di fattori che fanno interferenza con una lettura equilibrata delle cose.