La psicoterapia efficace
La guarigione dai sintomi non è l’obiettivo diretto di una psicoterapia.
La guarigione dai sintomi non è l’obiettivo diretto di una psicoterapia.
Una certa tradizione della filosofia nonché della psicoanalisi e della letteratura ritiene che l’incomunicabilità sia strutturale negli esseri umani
Ostinazione e perseveranza sono sinonimi. C’è però a guardare bene una differenza enorme tra le due tendenze, che ne svela le nature opposte.
In generale tutte le scienze umane attribuiscono ai sogni un valore particolare.
Conflitto inconscio , Guarire dai sintomi, Psicoanalisi junghiana
Dimostrarsi un po’ volubili negli umori, nei pensieri e negli intenti non è a rigore una patologia, anzi, spesso la mutevolezza è il segno di una personalità non statica, capace di ricredersi, di mettere in discussione il già dato, di dare delle svolte significative al proprio percorso esistenziale, di sperimentare più dimensioni e più tonalità del vivere.
Angoscia e desiderio vanno quasi sempre a braccetto, soprattutto quando il desiderio è forte e ben radicato nel profondo del nostro essere.
La madre così detta “asfissiante”, figura centrale soprattuto nei racconti di molte giovani donne, non è stata necessariamente una “cattiva madre” a trecentosessanta gradi.
Molte delle problematiche relative ai disturbi di personalità del così detto cluster b, come la disregolazione delle emozioni, la dissociazione mentale e la tendenza depressiva, sono ascrivibili ad un mal funzionamento dell’Io.
Per iper razionalità si intende la tendenza ad affidarsi completamente al ragionamento logico quando si ha a che fare con situazioni che implicano intuizione, coscienza di sè e contatto con la parte emotiva più profonda.
I bambini iperattivi non sono semplicemente bimbi particolarmente vivaci, troppo esuberanti o maleducati. La loro problematica è seria ed è fonte per loro di immersa sofferenza interiore, aggravata da una quota di incomunicabilità.
La sofferenza emotiva è un’esperienza legata alla natura umana. I bambini soffrono, così come i giovani, le persone mature e gli anziani.
Capita a tutti di vivere dei momenti di forte indecisione e di disorientamento, soprattutto quando si tratta di scelte delicate che comportano ricadute importanti e segnano irreversibilmente un “prima” e un “dopo”.
La psicoterapia non va intesa come un percorso che stravolge le caratteristiche di personalità, né come un processo che elimina totalmente e rapidamente le così dette “storture”.
Per gli psicoanalisti è un fatto assodato, certi tipi di ansia patologica (non solo l’ansia da prestazione, ovvero quella legata strettamente alle situazioni sessuali) sono molto frequentemente dei correlati o di una sessualità nel presente non del tutto appagante e gioiosa, o di antichi conflitti ancora non pienamente risolti che implicano comunque la sessualità.
Che sia amore o amicizia la fiducia costituisce la base di ogni rapporto profondo.
I terapeuti lo sanno bene, capire non è giudicare. Eppure il giudizio, così fuorviante, così limitante è duro a morire anche nelle menti più illuminate. Rassicura, fa stare comodi nel proprio cantuccio di convinzioni.
Molte domande di aiuto successive ad una delusione forte, specie di natura sentimentale, celano spesso aspettative irrealistiche, che vanno dalla riconquista dell’idillio perduto alla cancellazione del malessere che tiene in scacco.
La paura è spesso definita come un’emozione “primitiva”, legata strettamente alla conservazione della vita. Lo stato di allerta che induce affina la percezione del pericolo e tutto il sistema nervoso si attiva per rispondere prontamente agli stimoli.
La famiglia è strutturalmente “oppressiva”, nella misura in cui i genitori, anche i più illuminati, inevitabilmente tramite l’educazione introducono dei limiti e trasferiscono convincimenti e modalità di comportamento che non sempre si adattano al meglio alla natura dei figli.
La questione dell’efficacia della psicoterapia assilla non soltanto coloro che si accostano ad essa, mossi dall’ansia di venire a capo dei loro problemi, ma parimenti angustia gli stessi addetti ai lavori, sempre in bilico fra successi e fallimenti terapeutici.
Il campo delle discipline psicoterapeutiche ad orientamento psico dinamico tende a distinguere un narcisismo “sano” da un “narcisismo malato”.
La rabbia è un’emozione che nasce dentro di noi ogni volta che abbiamo la sensazione di venire sopraffatti da qualcuno o da qualcosa.
Possono essere coscienti o più nascoste, tormentare di giorno o per lo più la notte; le ossessioni si differenziano dalle semplici preoccupazioni per una sorta di pertinacia, spesso sganciata da motivi reali, che le rende adesive e difficili da sciogliere tramite un semplice atto di volontà.
Il termine “friend zone” viene comunemente utilizzato per indicare le situazioni di stallo ed ambiguità fra due persone che, pur stabilendo un legame di vicinanza che sembra gettare le basi per sviluppi futuri, di fatto non intrecciano una relazione di natura amorosa.