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Alessandra

Alessandra, sebbene ultratrentenne, svolge due lavori per potersi mantenere e pagare l’università, che aveva dovuto interrompere in gioventù a causa dei problemi economici insorti per via della malattia del padre. Dopo la sua morte aveva iniziato a soffrire di calcoli renali. Insieme allo psicoterapeuta scoprirà di non aver avuto il tempo per metabolizzare il dolore della perdita, negato per la necessità di affrontare la concretezza del quotidiano. Da lì i calcoli, come pietre, resti di un lutto non del tutto elaborato

Cristina

Cristina è una lavoratrice accanita, svolge un’attività prevalentemente maschile, che la vede impegnata nella gestione di numerosi collaboratori. Durante l’università non si era concessa pause per ottenere il massimo dei voti nel minor tempo possibile. All’epoca aveva sviluppato una dermatite, curata poi farmacologicamente, che oggi si ripresenta in maniera però ancor più invasiva. Questa ripetizione la spinge a chiedersi quali siano le cause profonde del suo male ed insieme al suo psicoterapeuta rintraccia un evento del suo lontano passato che era stato ignorato per anni…

Giuseppe

Giuseppe, trentacinque anni, lavora presso la stessa azienda da molti anni senza riconoscimenti né possibilità di cambiamento. E’ solo, ha molti conoscenti ma serie difficoltà nello stabilire relazioni durature, anche con l’altro sesso. L’emicrania lo assale all’improvviso durante una giornata lavorativa in cui come al solito si sente vessato dal capoufficio e non gli dà tregua per mesi. Inizia ad assentarsi dall’odiato ufficio. I farmaci prescritti dallo specialista lo aiutano ma lui decide di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta, vuole capire come mai gli sia stato possibile allontanarsi dal posto di lavoro solo grazie ad un dolore fisico così intenso.

Orietta

Orietta è una signora di mezza età, rimasta sola dopo la morte del marito e la partenza dei figli per altre città. Dopo circa un anno da questi eventi sviluppa una gastrite. Dolori molto forti la portano a svolgere indagini accurate sul suo stato fisico. La medicina le cura il corpo ma il malessere, seppur attenuato, rimane. Decide di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, con il quale finalmente inizierà ad elaborare la serie di lutti.