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Cambiare vita tra illusione e realtà

Che cosa distingue un cambiamento vero dall’ennesimo “colpo di testa”? Quale differenza intercorre fra atti che “rivoluzionano” il nostro modo di vivere in senso costruttivo e agiti che ci riportano sempre, implacabilmente nella stessa condizione di partenza?

Depressione e tristezza

Il termine depressione spesso viene evocato in maniera impropria, per riferirsi o a banali cadute di tono dell’umore o a stati dell’animo più complessi, che comunque restano ancora sotto l’ombrello della tristezza,di sentimenti sfumatamente luttuosi o all'insegna del tedio e dell'insoddisfazione cronica.

Depressione lucida o inconsapevole?

L’affetto depressivo tendenzialmente mal si concilia con l’esercizio della parola, inteso quest’ultimo come possibilità di espressione ed elaborazione di questioni relative a verità soggettive. La depressione blocca la parola sia nella sua dimensione di ponte nei confronti dell’Altro, sia nella sua potenzialità dinamica di scoperta del nuovo.

La depressione giovanile

Esiste una peculiarità della depressione che affligge il giovane adulto? La sofferenza depressiva fra i venti e i trent'anni sottende cioè un denominatore comune, al di là della particolarità delle vicissitudini singolari? 

Lutto e depressione: somiglianze e differenze

 Uno stato luttuoso successivo ad una perdita, sia essa di una persona, di un lavoro o di una condizione esistenziale, spesso ad un occhio non esperto non appare distinguibile dalla depressione

Psicoanalisi applicata al disagio contemporaneo

Quando la cura incontra il malessere. Nella mia pratica di psicoanalista incontro quotidianamente persone infelici, stanche, depresse. Il carattere dominante della tristezza si associa poi spesso all'ansia, al panico, ad ossessioni o disturbi somatici. Il quadro è dominato dalla sensazione di non farcela, di non riuscire ad essere all'altezza delle richieste del proprio ambiente di riferimento.

Resilienza, fragilità psicologica e psicoterapia

 Molte persone alle prese con traumi, lutti o separazioni sentono l’urgenza di tornare a stare bene rapidamente. L’insopportabilità del dolore, dovuta ad una fragilità psicologica di base, le porta a metterlo da parte, senza che esso possa rivelarsi come un’occasione di crescita e di autoconoscenza.