Uno stato latente di depressione può essere celato efficacemente da atteggiamenti e comportamenti di natura apparentemente lontana dall’affetto depressivo
L’affetto depressivo tendenzialmente mal si concilia con l’esercizio della parola, inteso quest’ultimo come possibilità di espressione ed elaborazione di questioni relative a verità soggettive. La depressione blocca la parola sia nella sua dimensione di ponte nei confronti dell’Altro, sia nella sua potenzialità dinamica di scoperta del nuovo.
Quando si affrontano situazioni complesse o fuori dall’ordinario (malattie, separazioni, perdita del lavoro, lutti ecc…) è quasi inevitabile incorrere in momenti di sconforto o in reazioni emotive spropositate.