Recessi lontani
Uno spazio mentale tutto per me
ora, persa chissà dove nelle valli,
trasportata da un treno che sfreccia nel nulla,
nel buio dell'inverno montano.
Le parole sgorgano da recessi lontani,
dimenticati
che, nonostante incuranza e trascuratezza,
caparbiamente continuano a voler dire,
ad articolare un verbo sul vero.
Nella solitudine più perfetta
ti presenti con un'intensità quasi corporea.
Pare di averti accanto,
invisibile compagno di libertà.
E infine manchi,
come il tocco finale dell'artista sulla tela,
dettaglio insignificante che accende e dà senso al tutto.
Sibilla Ulivi