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Giovinezza

La giovinezza è quel tempo sfumato e senza confini netti che si snoda fra la fine dell’adolescenza e l’inizio della vita adulta. Coincide spesso temporalmente con l’uscita dalla scuola superiore e l’avviamento di un percorso universitario o professionale.

Se da una parte permane ancora la dipendenza dalla famiglia di origine e l’esperienza di vita accumulata è ancora scarsa, dall’altra subentrano una maturità e un equilibrio prima sconosciuti.

Rispetto al tempo dell’adolescenza, fatto di scossoni e mutamenti anche radicali, si delineano i contorni della personalità, emergono chiaramente gusti, aspirazioni, idee. Ancora sono forti la spinta ad imparare e l’entusiasmo della scoperta. Iniziano a prendere corpo in maniera decisa uno scopo, un’aspirazione, un progetto. Non si è più sospesi fra mille possibilità. La dedizione, l’impegno, l’energia caratterizzano questo tempo, in cui per altro si manifesta una sempre maggiore consapevolezza delle proprie scelte. Anche in campo amoroso e nelle amicizie si esprimono un gusto e un’inclinazione personali.

Tuttavia, sebbene si tratti di un momento della vita molto fertile, il disagio della giovinezza non è un evento così raro. 

Può accadere che questa progressiva assunzione di responsabilità subisca alcuni scacchi, in particolar modo nella contemporaneità (La giovinezza nella contemporaneità: parla Alain Badiou).

Ciò può avvenire sia nella forma di una restrizione della propria libertà, un rimanere intrappolati al volere degli altri (della famiglia ad esempio) e quindi un dedicarsi alle attività e agli amori senza gioia, senza passione autentica, oppure al contrario in quella di un eccesso di possibilità, che portano a disperdersi e perdersi in mille relazioni e attività che non costruiscono nulla, non danno luogo a niente di concreto.

In entrambi i casi, sia in quello della rinuncia che della moltiplicazione ingorda di esperienze, capita di arrivare al punto di non sapere più ciò che si è e cosa si vuole veramente.

Per questo a volte una psicoterapia intorno ai trent’anni può essere quella molla che spinge a ritrovare ambizioni messe da parte o a ritagliare dalla gamma infinita di possibilità quella decisiva, unica che direzionerà la propria vita.