Tutti gli esseri umani, con le dovute differenze di intensità e frequenza, si trovano esposti all'esperienza dell'angoscia.
L’angoscia colpisce tutti gli esseri umani, nessuno escluso. Non va confusa con il panico, in cui predomina la sensazione del completo fuori controllo.
Esiste un rapporto fra panico e figura paterna, o meglio fra panico e funzione paterna.
Nel mio lavoro di psicoterapeuta e psicologo a Milano incontro spessissimo in chi chiede aiuto il panico, un fenomeno che, in virtù della sua diffusione, viene ormai generalmente considerato come una malattia della modernità.
L'ansia è un affetto che sperimentiamo tutti, chi più frequentemente, chi meno. Essa può manifestarsi sotto forma di attesa angosciosa o di picco improvviso. La sua funzione "ancestrale" è quella di segnalare l'esistenza di eventuali pericoli esterni, che possono minacciare l'Integrità dell'Io.
Tra panico e depressione c’è un legame molto stretto. La forma depressiva che colpisce chi soffre di panico si caratterizza per la predominanza di un senso di rinuncia alla vita, a cui seguono apatia e demoralizzazione.
Spesso vediamo insorgere il panico in persone fortemente legate al raggiungimento di elevati standard qualitativi, soprattutto nel campo dello studio e del lavoro.
Gli attacchi di panico non costituiscono una sintomatologia fissa e stabile nel tempo, però se trascurati nel corso dei mesi possono limitare pesantemente l’autonomia personale, con conseguenze importanti anche sul piano psicologico
La psicoanalisi offre una spiegazione convincente del perché le crisi di panico emergano frequentemente proprio dopo una rottura sentimentale o la perdita di un legame significativo.
L'ansia così detta "da prestazione" oggigiorno è molto diffusa a vari livelli, per via della competitività che caratterizza la maggior parte dei contesti sociali. Essere al top, disinvolti, sciolti, positivi, efficienti appare come un vero e proprio diktat che su molti esercita un effetto inibitorio, inducendo un timore sempre crescente di non essere all' altezza delle attese del proprio ambiente.
Il vissuto connesso al panico differisce profondamente da quello di un comune attacco d'angoscia, nella misura in cui la violenza e la pervasività con la quale si manifesta sono tali da rendere impossibile il proseguimento di qualsiasi attività.
E’ un dato di fatto ormai assodato: nella civiltà contemporanea tutte le istituzioni sono indebolite e ridimensionate nel loro potere normativo.