Il rapporto sessuale e l’amore secondo Lacan

Il rapporto sessuale non esiste
Jacques Lacan, noto psicoanalista francese, diceva che il rapporto sessuale non esiste. Egli asseriva che non fosse mai possibile "fare uno" con l’altro attraverso la sessualità.
L’uomo e la donna in effetti molto di rado arrivano ad un livello di compenetrazione reciproca profondo durante il rapporto sessuale, soprattutto quando i sentimenti e le emozioni non sono intensi e corrisposti allo stesso livello. I partner mediamente non entrano in rapporto, cercano cose diverse e dunque restano staccati.
La ricerca dell'oggetto perduto nella sessualità
Che cosa succede nella maggior parte dei casi quando si tratta della sessualità svincolata dall'amore?
L’uomo è attratto e gode del "pezzo" di corpo della donna. Egli cerca quel "divino dettaglio" che rivela la nostalgia del primo oggetto d’amore, la madre. Ciò che Lacan chiama oggetto “piccolo a”. Oggetto perduto ma nello stesso tempo frammento che resiste ad ogni forma di addomesticamento pulsionale e che orienta fatalmente il desiderio di un uomo.
La sessualità maschile appare circoscritta, chiusa sull’oggetto, improntata sull’avere, comandata dall'organo genitale e ciecamente determinata dalle specifiche caratteristiche fisiche del suo oggetto.
Tale impostazione non permette l’incontro con la particolarità dell’altro. La relazione con l’essere della partner nella sua totalità è quindi esclusa, mentre prevale un approccio predatorio e consumistico.
Anche la donna è spinta in un certo senso verso il ritrovamento dell’oggetto perduto (in genere il padre).
Questa ricerca è però difficilmente separabile dalla domanda d’amore. La donna è libera dalla schiavitù dell'organo genitale, cosa che fornisce una possibilità supplementare al suo godimento (esponendolo all’infinito e sganciandolo dalla tirannia del pezzo). Tuttavia vivere la sessualità in modo così aperto alla relazione espone la donna a cercare conferme del suo essere nel desiderio dell’altro. La sua domanda d’amore può così arrivare fino all’eccesso, trasformandosi in un’ossessione distruttiva.
Abbiamo allora sul versante della sessualità maschile la ricerca del pezzo, su quello della sessualità femminile la domanda d’amore. L'uomo e la donna sembrano così un po’ "Achille e la tartaruga" i quali, secondo il noto paradosso di Zenone, si trovano condannati a non incontrarsi mai.
L'amore come possibilità del rapporto sessuale
Che cosa può compensare questa disimmetria fondamentale dei sessi? Usando le parole di Jacques Lacan, "cosa supplisce all’inesistenza del rapporto sessuale"?
La risposta è l’amore. L’amore corrisposto fa sì che l’amante sia anche l’amato e così facendo permette il rapporto fra i soggetti. Si ama l’eterogeneità, la diversità reale dell’altro. Non si amano mai le qualità che una persona possiede, il partner è amato semplicemente per se stesso.
Nell'amore il desiderio e il godimento non si trovano più in opposizione ma si allacciano.
L'obiettivo di un’analisi allora, nel caso di problematiche ricorrenti in campo amoroso, è quello di permettere a un soggetto di incontrare l’amore, uscendo dalle sue abitudini difensive e rassicuranti.
L'esposizione alla contingenza della vita ha questo potere. Nel momento in cui ci si apre al nuovo, al non ancora conosciuto i circoli viziosi ripetitivi della nevrosi finalmente si sciolgono.